Capitolo 9: Yuna Takahara
Akari sospirò pesantemente tamburellando le dita sul banco. Gli esami di metà trimestre erano ormai alle porte, mancavano solo due giorni, e lei ancora non riusciva a ricordare tutto quello che aveva studiato. La frustrazione si leggeva le in volto, mentre sfogliava nervosamente le pagine del quaderno, sperando che, per qualche miracolo, le informazioni si imprimessero nella sua mente.
In quel momento, vide Akihiro che camminava nel corridoio con un'aria sorprendentemente serena. Senza pensarci due volte, lo chiamò direttamente:
-"Nakahara-kun!"
Lui si voltò, confuso, guardandola avvicinarsi di corsa. Akari gli afferrò un braccio e lo fissò negli occhi supplicanti.
-"Devi aiutarmi! Se non studio con qualcuno, non passerò mai gli esami!"
Akihiro rise per un istante, ma poi si bloccò di colpo. Un brivido gli attraversò la schiena.
-"Gli esami..." mormorò.
-"Me ne sono completamente dimenticato!" disse quasi urlando.
Akari lo guardò a bocca aperta, incredula. -"Cosa? Almeno io non me li sono dimenticati!" sbottò, incrociando le braccia.
Akihiro si grattò la testa, imbarazzato. -"Beh, anche se me lo hai ricordato, oggi non potrei comunque aiutarti. Ho già un impegno."
-"Cosa?!" esclamò Akari, fissandolo con occhi sgranati. -"Ma cosa può esserci di più importante degli esami?!"
Akihiro alzò le spalle. -"Devo sbrigare alcune cose importanti. Mi dispiace."
Akari abbassò lo sguardo, delusa. -"Ugh... e ora che faccio?" borbottò tra sè.
Dopo qualche istante, le venne un'idea: l'unica speranza era chiedere aiuto ad Aoi! Senza perdere tempo, si girò di scatto e corse via, lasciando Akihiro senza neanche salutarlo.
Dopo qualche minuto di ricerca, la trovò in biblioteca. Si avvicinò con passo deciso e si lanciò accanto a lei, afferrandole le mani con aria disperata.
-"Aoi ti prego aiutami! Se non studio con qualcuno, non ce la farò!"
Aoi la guardò per un attimo, poi rise leggermente. -"Tranquilla, non saranno così difficili. Sono sicura che ce la farai."
-"Per me invece sono difficilissimi! Ti supplico, devi aiutarmi!" insistette akari, stringendole ancora di più le mani.
Aoi, però dopo un momento di esitazione, sospirò e si scusò. -"Mi dispiace, Akari, ma oggi non posso. Ho delle cose importanti da fare."
Akari la fissò disperata. -"No, non è possibile... anche tu?!"
Aoi annuì con un sorriso imbarazzato.
Akari si lasciò prendere dalla disperazione. -"Sono spacciata..."
Senza altre alternative, aprì il suo quaderno e cominciò a leggere, cercando di imprimere nella mente quante più informazioni possibili. Ma il solo pensiero che avrebbe dovuto affrontare tutto da sola la faceva sentire ancora più disperata.
Akari fissava il suo quaderno, ma le parole sembravano danzare sulla pagina senza senso. Cercava di concentrarsi, ma ogni piccolo rumore intorno a lei la distraeva. Il ticchettio di una penna, il chiacchiericcio degli studenti, persino il vento fuori dalla finestra sembrava più interessante di quello che stava leggendo.
Si lasciò cadere sul banco, frustata. -"Ugh... studiare da sola è impossibile."
Poi, sospirando cominciò a rimuginare. -"Non è possibile che tutti abbiano qualcosa di più importante da fare, no? Nakahara ha una cosa importante, anche Aoi..."
Si bloccò di colpo.
-"Aspetta, aspetta. Nakahara e Aoi hanno entrambi un impegno oggi?"
Akari spalancò gli occhi. La sua mente iniziò a lavorare a velocità supersonica, collegando punti inesistenti tra loro.
-"Non è che... devono uscire insieme?!"
L'idea la colse alla sprovvista.
Per un attimo, si sentì stranamente felice. Se fosse stato vero, significava che Aoi aveva finalmente trovato qualcuno. Magari le cose tra loro stavano due stavano diventando serie!
Poi, però, una sensazione strana le strinse lo stomaco. Non era esattamente tristezza, ma neanche gioia.
Forse... Forse avrebbe voluto conoscere meglio Akihiro?
-"No, no, no!" si disse subito, scuotendo la testa con forza. -"è solo perchè volevo studiare con loro! Nient'altro!"
Ma, per quanto cercasse di convincersi, quella strana sensazione non voleva andarsene.
Le lezioni erano terminate, ma Akari si sentiva come se non avesse concluso nulla. Non aveva ripetuto nemmeno una pagina, non ricordava nulla di quello che aveva letto. Era ufficialmente spacciata.
-"Ugh... l'esame sarà un disastro" borbottò tra sè, affondando il viso tra le braccia sul banco.
Ma lamentarsi non l'avrebbe aiutata, quindi si costrinse ad alzarsi e a raccogliere le sue cose. Guardò intorno: Ayumi non c'era, probabilmente era ancora impegnata. Souta, invece, era con Akihiro. Questo significava che doveva tornare a casa da sola.
Con un sospiro, uscì dalla classe e si incamminò nel corridoio che portava all'uscita della scuola.
Ed è lì che vide qualcosa che la fece gelare sul posto.
Davanti a lei, vicino ai cancelli, Akihiro usciva dall'edificio. Non era da solo. Accanto a lui c'era una ragazza che non riconosceva.
Akari sentì il cuore saltare un battito.
-"Aspetta... Cosa?!"
-"Non doveva essere impegnato con qualcosa di importante? E non doveva stare con Souta?"
-"Allora... non era con Aoi?!"
Akari sentì un'ondata di confusione travolgerla. Chi era quella ragazza? Perchè Akihiro non ne aveva parlato?
Non riusciva a distogliere lo sguardo mentre lui e la ragazza si allontanavano insieme, parlando tranquillamente. Sembravano a loro agio, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Qualcosa dentro di lei si strinse.
Akari abbassò lo sguardo, sentendosi improvvisamente vuota.
Poi, senza dire nulla, riprese a camminare verso casa, ma questa volta molto più lentamente.
Akihiro e la ragazza camminavano fianco a fianco, avviandosi lungo la strada principale della città. L'aria era fresca e il cielo sfumava nei colori del tramonto.
Il ragazzo sorrise, rilassato. -"Davvero, sono felice di rivederti. Sono passati anni dall'ultima volta."
La ragazza annuì con entusiasmo, il viso illuminato da un'espressione sincera. -"Anche io, Akihiro! Mi sei mancato tantissimo."
I loro sguardi si incrociarono per un istante. C'era un'intesa naturale tra loro, qualcosa che li faceva sembrare incredibilmente affiatati.
Poi, improvvisamente, la ragazza afferrò la mano di Akihiro e lo trascinò verso un negozio.
-"E-Eh?!" Akihiro sobbalzò per il contatto improvviso. -"Dove mi stai portando?"
-"Ho visto un vestito che voglio assolutamente comprare!" rispose lei, ridacchiando mentre entravano in un negozio di abbigliamento.
Akihiro la guardò. -"Non sei nemmeno arrivata in città e già pensi a fare shopping?"
-"Certo! La moda è importante per me."
Con un sorriso soddisfatto, la ragazza trovò rapidamente ciò che cercava, pagò alla cassa e uscì stringendo il sacchetto con il suo nuovo acquisto. Akihiro la osservava divertito, trovando il suo entusiasmo contagioso.
Mentre riprendevano a camminare, lui chiese: -"Allora, com'è questo nuovo inizio per te?"
Lei si voltò e lo guardò con un sorriso dolce. -"Finora tutto bene... anche perchè ci sei tu."
Akihiro si sentiva a sua agio con lei. Era diverso rispetto a quando parlava con Aoi, Ayumi o gli altri amici. Con questa ragazza si sentiva al sicuro, come se potesse essere completamente se stesso.
Arrossì leggermente e distolse lo sguardo. -"Beh... hai scelto un tempismo pessimo per trasferirti. Gli esami sono tra due giorni."
La ragazza rise, poi scrollò le spalle. -"Non per me. Per entrare nella scuola ho già dovuto fare degli esami."
Akihiro la guardò, sorpreso. -"Davvero?"
Lei annuì con orgoglio. -"Sì. Li ho trovati facili perchè avevo studiato."
Akihiro sospirò. -"Beata te..."
Mentre chiacchieravano, la ragazza gli prese di nuovo la mano, trascinandolo questa volta verso un piccolo ristorante dall'aria accogliente.
-"Ora dove mi stai portando?" domandò lui con un sorriso esasperato.
-"A mangiare un dolce! Ho voglia di pancake."
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Senza possibilità di replica, Akihiro si ritrovò seduto al tavolo con lei, con un piatto fumante di pancake davanti a loro. Il profumo del burro e dello sciroppo li avvolse, rendendo impossibile resistere.
Dopo aver mangiato, uscirono dal locale. La ragazza si accarezzò la pancia con un'espressione soddisfatta. -"Okay... sono ufficialmente piena. Ma erano fantastici!"
Akihiro annuì, ancora assaporando il gusto dolce sulla lingua. -"Sì, davvero buoni."
Poi la ragazza controllò l'orario sul telefono.
Era tardi.
Non disse nulla, sperando di poter passare ancora un po' di tempo con lui. Ma Akihiro fece lo stesso gesto, guardando il proprio cellulare.
-"Si è fatto tardi" disse lui.
Lei cercò di nascondere un velo di tristezza, ma poi annuì. -"Già..."
-"Ti accompagno a casa?"
La ragazza lo guardò per un momento, poi scosse la testa con un sorriso. -"No, tranquillo. Torno a casa da sola."
Akihiro esitò, ma alla fine accettò. -"Okay."
Si fermarono per un istante, guardandosi negli occhi. Poi lei si voltò e iniziò a camminare via. Akihiro rimase a guardarla mentre si allontanava, con un'espressione pensierosa.
Il mattino seguente, l'atmosfera in classe era più tesa del solito. Gli esami erano ormai alle porte, e molti studenti erano impegnati a ripassare freneticamente gli ultimi argomenti. Akari, invece, si sentiva totalmente persa. Non aveva studiato abbastanza, e la sua mente continuava a vagare altrove.
Ad un tratto, il professore battè le mani per richiamare l'attenzione della classe.
-"Bene, ragazzi, prima di iniziare la lezione, voglio presentarvi una nuova studentessa che si unirà a voi da oggi."
Le chiacchiere si spensero, e tutti rivolsero lo sguardo verso la porta. Quando la ragazza entrò, Akari sgranò gli occhi.
Era lei.
La ragazza che il giorno prima era stata con Akihiro.
Akari rimase paralizzata. -"Che ci fa qui? Perchè è arrivata proprio prima degli esami?"
La nuova arrivata si fermò accanto alla cattedra e, con un sorriso radioso, si presentò.
-"Piacere di conoscervi. Mi chiamo Yuna Takahara. Non vedo l'ora di iniziare questa avventura con voi."
Un applauso generale si diffuse nella classe, mentre alcuni ragazzi iniziavano già a sussurrare tra loro.
-"Wow, è carinissima..."
-"Sembra un'attrice, guarda che sorriso!"
Akari, invece, rimase in silenzio. Quindi si chiama Yuna... Il suo sguardo si spostò su Akihiro, ma lui sembrava tranquillo.
Yuna venne assegnata a un banco davanti ad Akihiro. Quando si sedette, gli rivolse un sorriso complice.
Akari non potè fare a meno di continuare a osservarla.
Le ore scorrono velocemente e, l'ora di pranzo subito arriva. La campanella suonò annunciando la pausa. La classe si riempì subito di movimento, con studenti che raccoglievano le loro cose per pranzare.
Souta si girò verso Akihiro, pronto a invitarlo a unirsi a loro, ma qualcosa lo bloccò.
Yuna si era già avvicinata a lui, senza perdere tempo, e gli si era attaccata al braccio con naturalezza.
-"Vieni, Akihiro! Pranziamo insieme!" disse con tono allegro, stringendolo a sè. Akari rimase di stucco. Aoi abbassò lo sguardo, con il suo solito mezzo sorriso che si curvò leggermente verso il basso, scuotendo la testa.
-"Questo ragazzo le conquista tutte, eh..." commentò, facendo una smorfia. Poi aggiunse, più pensieroso: -"Però... sembra che si conoscano già. è strano che una nuova studentessa si comporti così fin dal primo giorno."
Ayumi osserva la scena in silenzio. Sembrava trattenere qualcosa, forse la voglia di intervenire, ma alla fine rimase immobile.
Akari, invece, sospirò e fece cenno ai ragazzi di muoversi. -"Andiamo."
Senza dire altro, il gruppetto lasciò l'aula e si avviò verso il cortile, mentre Akihiro e Yuna sparivano nella direzione opposta.
Ma nella mente di Akari una domanda continuava a ronzarle in testa: Chi sei veramente, Yuna Takahara?
Seduti nel cortile della scuola, Akari, Souta, Aoi e Ayumi osservarono da lontano Akihiro e Yuna.
Yuna sembrava piuttosto disinvolta con lui: ridacchiava mentre cercava di imboccarlo con una forchetta del suo pranzo. Akihiro, imbarazzato, scuoteva la testa con un sorriso, allontanandosi dolcemente.
Souta sbuffò. -"Beh, direi che questa è la conferma. Si conoscono già da prima."
Akari annuì, incrociando le braccia. -"Sì, infatti... Li ho visti ieri mentre erano insieme."
Gli altri la guardarono sorpresi.
-"Come? E quando?" chiese Ayumi, stringendo leggermente le mani.
Akari spiegò velocemente che li aveva visti allontanarsi insieme dopo scuola.
-"Quindi..." Aoi parlò per la prima volta, mantenendo il suo solito tono calmo. -"Perchè è arrivata solo adesso? E Soprattutto, perchè è così vicina ad Akihiro?"
Il gruppo si scambiò sguardi perplessi. Troppe domande senza risposta.
E poi, la più grande di tutte...
Quei due stanno insieme?
Il pranzo proseguì con quell'interrogativo sospeso nell'aria, mentre ognuno di loro cercava di darsi una risposta.
Dopo pranzo, gli studenti tornarono in classe, aspettando l'inizio della lezione. Il professore non era ancora arrivato, e Akari colse l'occasione per togliersi subito un dubbio.
Si alzò dal suo banco e si avvicinò a Yuna, che stava sistemando alcune cose nella sua borsa.
-"Ehi."
Yuna alzò lo sguardo e le sorrise. -"Oh, ciao! Fujimoto, giusto?"
Akari annuì. -"Sì, Akari Fujimoto. Ma puoi chiamarmi solo Akari."
Yuna le rivolse un sorriso dolce. -"Piacere di conoscerti, Akari."
Per un attimo, la ragazza esitò, ma poi decise di andare dritta al punto.
-"Posso chiederti una cosa?"
Yuna inclinò leggermente la testa, incuriosita. -"Certo, dimmi."
Akari la guardò dritta negli occhi. -"Chi sei per Nakahara."
Per un attimo, il tempo sembrò fermarsi. Yuna non rispose subito, ma la fissò con un sorriso enigmatico. Poi, dopo qualche secondo,ribattè con una domanda.
-"Perchè ti interessa così tanto?"
Akari si sentì spiazzata. -"Eh? Io... beh..." balbettò, cercando in fretta una scusa. Alla fine, abbassò la voce e disse: -"Ho un'amica che prova qualcosa per lui. Vorrei solo capire se è già fidanzato o meno..."
Per un istante, sul volto di Yuna si dipinse un'espressione divertita. Poi, con un sorriso malizioso, rispose:
-"Oh, allora è così."
Akari la guardò con ansia crescente. Poi Yuna aggiunse, con la massima tranquillità:
-"Sì, io e Akihiro siamo fidanzati."
Akari fece un movimento brusco e improvviso. -"Eh?!"
-"Cosa?"
Yuna la osservò divertita, come se si aspettasse proprio quella reazione. Ma prima che Akari potesse dire altro, una voce intervenne bruscamente.
-"Non dire sciocchezze."
Akari si voltò di scatto. Akihiro era apparso accanto a loro, con un'espressione tra il confuso e il seccato.
-"Non siamo fidanzati."
Akari lo guardò incredula. -"Eh?"
Yuna scoppiò a ridere. -"Eheh, stavo solo scherzando."
Akari la fissò ancora sotto shock. -"Ma questa è fuori!" pensò tra sè.
-"Volevo solo vedere la tua reazione" aggiunse Yuna con un sorriso innocente. Poi battè una mano sulla spalla di Akihiro.
-"Io e lui siamo solo amici, niente di più."
Akari sbuffò, sollevata ma anche leggermente infastidita per lo scherzo. -"Ah... capisco. Grazie per aver risposto."
-"No problem!" rispose Yuna allegramente.
Akari tornò al suo posto, tirando un sospiro di sollievo. Poco dopo, Souta si avvicinò con un'aria curiosa.
-"Allora? Cosa ti ha detto?"
Akari alzò le spalle. -"Che sono solo amici."
Souta annuì con un sorriso. -"Visto? Te l'avevo detto." Poi tornò al suo posto, mentre Akari lanciava un'ultima occhiata a Yuna.
Nonostante le parole rassicuranti, aveva la strana sensazione che quella ragazza nascondesse qualcosa.
E avrebbe fatto di tutto per scoprirlo.
Il suono della campanella segnò la fine della giornata scolastica. Ancora una volta, Akihiro e Yuna uscirono insieme, suscitando gli sguardi curiosi dei loro compagni. Stavolta, però non si diressero verso il centro città, ma presero la strada per casa di Akihiro.
Durante il tragitto, Yuna camminava accanto a lui con le mani dietro la schiena, sorridendo.
-"Akari è davvero una brava persona" disse d'un tratto, rompendo il silenzio.
Akihiro la guardò di sfuggita e annuì. -"Sì, lo penso anche io. è molto gentile... e ha sempre un'energia incredibile."
Yuna rise piano. -"E soprattutto si preoccupa per te."
Akihiro si voltò confuso. -"Mh? Da cosa l'hai capito?"
Yuna si limitò a sorridere misteriosamente.
Arrivati a casa Nakahara, Akihiro aprì la porta e subito una figura minuta corse loro incontro.
-"Yunaaaa!"
Era Hana. La bambina si lanciò tra le braccia di Yuna, stringendola con forza.
Yuna rise, accarezzandole i capelli. -"Ehi, calma, calma! Sei sempre così energica, Hana-chan."
-"Ma certo!" rispose la bambina ridendo. Poi si staccò leggermente, guardandola con occhi brillanti. -"Sono felice che tu sia qui! Mio fratello ha davvero bisogno di parlare con una ragazza, perchè non ci sa proprio fare!"
Akihiro fece una smorfia. -"Ehi, io sono proprio qui, sai?"
Yuna scoppiò a ridere. -"Lo so, Hana, lo so... Akihiro è sempre stato pessimo con le ragazze."
-"Ehi!" protestò lui.
Hana annuì con serietà. -"Vero! Ma ora almeno sei migliorato?"
Akihiro si massaggiò la fronte, esasperato. -"Lasciamo perdere... Comunque, Yuna è venuta per aiutarmi a studiare."
Hana lo guardò con aria sfinita. -"Oh... Allora non può rimanere a cena?"
Akihiro si voltò verso Yuna, lasciando a lei la decisione.
-"Posso rimanere?" chiese Yuna con un sorrisetto.
-"Certo!" rispose Hana al posto del fratello.
Akihiro sospirò. -"Beh, allora rimani."
Nella stanza di Akihiro, i due si sedettero per studiare. Ma dopo pochi minuti, hikari chiuse il libro e lo guardò con un'espressione seria.
-"Allora? Che è successo tra te e Akari?"
Akihiro la guardò confuso. -"Cosa?"
Yuna incrociò le braccia. -"Hana ha detto che hai combinato qualche guaio. Pensavo parlasse di Akari, ma credo di sbagliarmi... di chi parlava?"
Akihiro sospirò, capendo dove voleva arrivare.
-"Non è successo niente con Akari" ammise.
-"Ma con Ayumi... sì."
Yuna lo guardò confusa. -"Ayumi?"
-"è una ragazza della nostra classe” spiegò lui.
-”Abbiamo... finto di essere fidanzati per un po'."
Yuna lo fissò incredula. -"Non ci credo. Tu non faresti mai una cosa del genere."
Akihiro abbassò lo sguardo. -"E invece l'ho fatto. Era per far felice Hana."
Yuna non disse nulla per il momento, scrutandolo attentamente. Poi sorrise piano.
-"Capisco... E quando avete rotto, Hana ci è rimasta male, vero?"
Akihiro annuì. -"Già."
Yuna sospirò e riprese il quaderno. -"Va bene, basta chiacchierare. è ora di studiare."
Dopo un lungo studio, i due si spostarono in cucina per preparare la cena. I genitori di Akihiro erano fuori per lavoro, quindi spettava a loro cucinare.
Hana si sedette accanto a Yuna mentre i due preparavano da mangiare.
-"Sono davvero felice di rivederti" disse Hana con un sorriso in volto.
Yuna le accarezzò dolcemente la testa. -"Anch'io, Hana-chan."
Poi la piccola si voltò verso il fratello con un broncio. -"L'ultima volta che hai portato una ragazza a casa, sei stato un imbecille."
Akihiro sbuffò. -"Hana..."
Hana poi si girò verso Yuna. -"Hai saputo del suo fidanzamento? Non mi piace che sia finito così."
Yuna annuì. -"Sì, ho sentito del fidanzamento. Ma sai, Hana, le relazioni funzionano così. Se non vanno bene, è meglio chiuderle."
Hana abbassò leggermente lo sguardo. -"Sì... ma io mi ero affezionata ad Ayumi."
Yuna le fece l'occhiolino. -"Beh, l'importante è che siano ancora amici, no?"
Akihiro la guardò con un'espressione strana, come se quel commento l'avesse colpito più del dovuto. Ma non disse nulla.
La cena proseguì tra chiacchiere leggere, fino a quando non fu il momento di lavarsi e andare a dormire.
Dopo aver aiutato a riordinare, Yuna prese le sue cose e si avvicinò alla porta.
-"Grazie per la cena. Ora vado."
Ma prima che potesse uscire, Akihiro la fermò. -"Yuna, dormi qui stanotte."
Yuna si voltò di scatto. -"Eh? Ma che dici?"
Akihiro incrociò le braccia. -"Fuori è buio. Non è sicuro che tu torna da sola."
Yuna lo fissò per un lungo istante, poi sospirò. -"Se insisti così tanto..."
Hana saltò di gioia. -"Waaa, dormi qui! Evviva!"
Yuna le sorrise, poi si voltò di nuovo verso Akihiro. -"Va bene, ma mi lavo prima io."
Akihiro fece un mezzo sorriso. -"Fai pure."
Mentre Yuna si dirigeva verso il bagno, Akihiro rimase in piedi, pensieroso. Forse... non era così male averla di nuovo nella sua vita.